12 Giu 2014
Metamotori turistici: se non sei connesso direttamente ti costano di più!
I metamotori ricoprono un ruolo sempre più importante nella distribuzione turistica online.
Avrete sicuramente visto con maggiore frequenza in televisione gli spot di Kayak e Trivago, due player non indifferenti in questo segmento. Ma che cosa sono? Come funzionano e quale posizione andranno ad occupare nella distribuzione turistica online?
In questo articolo andremo a vedere cosa sono e come possono essere utilizzati al meglio per aumentare le vostre vendite dirette.
Metamotori turistici: bisogno crescente d’informazione
Questi portali di comparazione (TripAdvisor, Trivago, Kayak, Google Hotel Finder ecc.) vanno a soddisfare quell’ esigenza crescente d’informazione del viaggiatore: mostrano informazioni sempre aggiornate sulle ultime tariffe di alberghi e viaggi aerei, comparando contemporaneamente più fonti, facendo risparmiare tempo nella ricerca.
Il viaggiatore ricerca attivamente mappe, foto, vetrine per capire se la struttura e/o destinazione vale il soldi che è disposto a spendere; il luogo principale dove trovare queste informazioni è Google, che grazie alla sua pagina risultati, è una piazza immensa per trovare notizie.
Oltre alle semplici informazioni, il viaggiatore ricerca attivamente recensioni sulle strutture alberghiere e sulle destinazioni turistiche, dal momento che le esperienze d’utilizzo sono molto utili per capire la bontà del servizio.
Infine, ha bisogno di disponibilità e prezzi per comparare i diversi canali attraverso i quali l’hotel può essere prenotato. Da qui incomincia l’ossessione degli intermediari di garantire prezzi minimi e vede l’ascesa dei siti web che offrono buoni sconto, occasioni e offerte tramite un sistema di vendita non del tutto trasparente.
L’importanza strategica che gli investimenti pubblicitari ricoprono per le agenzie di viaggi online si evince dalle ingenti somme che queste stanziano annualmente.
Come riporta eMarketer, le OTA dominano il panorama degli investimenti pubblicitari nell’industria del turismo: il podio nel 2013 è stato occupato da Priceline.com (holding di Booking.com), Expedia ed Orbitz. Secondo le stime pubblicate su Bloomberg.com, importante testata finanziaria, la sola Priceline ha investito in pubblicità online $1,27 miliardi nel 2012, rispetto ai $919.2 milioni nel 2011 e ai $552.1 milioni nel 2010.
Una parte importante di questi investimenti è destinata alla piattaforma di Google AdWords, ma senza dubbio ingenti somme sono investite anche suTripAdvisor & co. Infatti, basta andare sulla scheda di un hotel su uno dei metamotori per vedere quanto “spazio” occupano le OTA rispetto ai Siti Ufficiali degli hotel.
Vedete il Sito Ufficiale della struttura nella sezione dei prezzi? No, le OTA hanno “vinto”!
Il viaggiatore potrà prenotare il soggiorno solo tramite un intermediario e l’hotel sarà obbligato a pagare i costi della commissione.
“TIP: Presidiare attivamente gli spazi di comparazione delle tariffe permette alle strutture di competere con le agenzie di viaggio online e quindi di aumentare le probabilità di ricevere una prenotazione diretta al costo di un click e senza pagare le commissioni alle OTA!”
Posizionare il link al booking engine della struttura sulla sezione dei prezzi con la tariffa migliore è la soluzione per intercettare viaggiatori qualificati e capire il ROI generato da una campagna su TripAdvisor, Trivago, Google Hotel Finder, Kayak & co.
Riportiamol’esempio di uno dei nostri clienti entrato nella lista dei top 10 performer per i risultati ottenuti con una campagna Nozio Premium attivata sui principali portali di comparazione.
Nell’immagine è chiaro come il link al Sito Ufficiale sia quello con maggiore visibilità. Infatti, il manager dell’hotel in esempio sfrutta in modo strategico la visibilità offerta dalla campagna pubblicitaria ed i risultati si vedono:
1) Budget consumato dall’investimento iniziale: € 769,43
2) Prenotazioni: superiori a € 20.000
3) ROI: +2805%
In conclusione, l’affermazione dei metamotori come fonti e strumenti per raccogliere le informazioni sensibili per la scelta dell’hotel può essere una minaccia per le strutture ricettive?
Il tutto dipende dall’albergatore, il quale può adattarsi o meno a questa nuova modalità di promozione del brand, in cui i rischi maggiori provengono soprattutto dal non fare nulla e lasciare che le OTA approfittino della visibilità offerta dai metamotori.