09 Gen 2014
Metamotori per hotel: opportunità o minaccia per gli albergatori? – Parte 1
I metamotori sono protagonisti sempre più importanti nel settore dei viaggi online: grazie alla pubblicità costante in televisione, Kayak e Trivago hanno iniziato ad occupare sempre più spazio nei media specializzati e, negli ultimi anni, hanno sperimentato un boom di utenti non indifferente.
Perché tanta importanza? Sono solo una moda? Che ruolo sono destinati a svolgere nella distribuzione alberghiera? E, soprattutto, come possono influenzare gli albergatori nella vita di tutti i giorni?
Mostrare Prezzi e Disponibilità delle proprie stanze nei Metamotori è oggi un’opportunità da cogliere per il business delle strutture ricettive.
Ecco tre motivazioni per utilizzarli dal lato del cliente.
L’albergatore, nella sua pratica quotidiana, non ha contatto diretto con i metamotori. I contratti sono realizzati con gli intermediari, con i quali si concorda una commissione sulle camere vendute, ma allo stesso tempo l’albergatore mantiene anche il suo Sito Ufficiale come canale di distribuzione.
Nella realtà di ogni giorno di molti albergatori non esistono metamotori. Le più grandi decisioni dei manager dell’hospitality sono basate sulla scelta ragionata dei loro intermediari e sul prezzo di vendita delle camere. La misura del successo si basa sulla quantità di prenotazioni che ciascun intermediario porta in dote, in relazione ai costi sostenuti e al margine desiderato.
Si tratta di un approccio che non tiene conto del processo che sta dietro ad ogni prenotazione.
Quando si analizza questo processo, tre nomi vengono alla ribalta, Google Hotel Ads, TripAdvisor e Trivago, i quali aiutano il viaggiatore a scegliere, soddisfacendo tre bisogni principali:
1 . Il cliente ha bisogno di ricerche, mappe, foto, vetrine…informazioni per iniziare il processo. Questo è il punto di forza di Google, che, grazie alla sua pagina dei risultati, è uno dei luoghi principali dove reperire informazioni ed è uno dei maggiori punti chiave da dove la struttura ricettiva riceve visibilità.
2 . Il cliente cerca recensioni e non c’è portale che si rispetti che non le includa. TripAdvisor è il re delle recensioni.
3 . Il cliente ha bisogno di disponibilità e prezzi, non solo per confrontare alberghi, ma per comparare i diversi canali attraverso i quali l’hotel può essere prenotato. Da qui incomincia l’ossessione degli intermediari di garantire prezzi minimi e vede l’ascesa dei siti web che offrono buoni sconto, occasioni e offerte tramite un sistema di vendita non del tutto trasparente.
L’origine dei metamotori nasce dalla necessità di mettere ordine e semplificare la ricerca dei prezzi che, in pratica, l’utente fa già confrontando diversi siti web prima di prenotare.
Ora, grazie alla possibilità di integrare tutte le informazioni, alle recessioni e alla mancanza della parity rate, tutto si è ridotto ad una gara per trovare l’affare migliore. Trivago, Kayak e affini sono strumenti nati sulla scia di questo fenomeno.
Queste tre motivazioni corrispondono ai tre leader di commercializzazione dell’hotel: Google, TripAdvisor e Trivago (e altri metamotori).
E che dire delle OTA, con Booking.com come leader in Europa? Come reagirà Booking.com a questo nuovo metodo di commercializzazione? Ha il prezzo migliore? Sebbene alcune OTA abbiano il prezzo migliore, nessuna di loro può garantirlo sempre. Basta una ricerca casuale su un metamotore per verificarlo.
Quindi, perché l’utente continua a rivolgersi a Booking.com se un metamotore gli offre più informazioni, tra cui i prezzi di Booking.com stesso? I metamotori rappresentano una minaccia seria all’egemonia di Booking.com. Chi sarà a spuntarla alla fine?
Lo scenario del mercato si evolve, così i metamotori si evolvono per posizionarsi meglio.
Prima novità: da una parziale a una totale copertura dei servizi
Ognuno dei tre suddetti giganti si è evoluto, colmando le mancanze dei loro sistemi, riuscendo ad offrire all’utente tutte le informazioni che sta cercando.
Google, il re delle ricerche, pubblicità, mappe, foto, ecc. si è avventurato nella commercializzazione degli alberghi: lo ha fatto offrendo i prezzi degli hotel non solo con il suo strumento di confronto, Google Hotel Finder, ma anche tramite l’inserimento delle informazioni nella pagina dei risultati organici, sulle mappe e su tutto il suo universo di prodotti, molti dei quali relativi al viaggiare. Questa piattaforma Google per i prezzi degli hotel viene chiamato HPA – Hotel Price Ads (oggi noto come Google Hotel Ads).
TripAdvisor, sulla base delle sue oltre 100 milioni di recensioni, ha aggiunto una ricerca per data che visualizza anche i prezzi: un sistema di confronto prezzi con un collegamento diretto al Sito Ufficiale degli alberghi. Fino ad ora, il ranking degli alberghi in ogni destinazione era organizzato secondo le recensioni degli utenti, mentre ora il portale incoraggia la ricerca per data e modifica la classifica in base alla disponibilità e ai prezzi reali degli hotel.
Trivago, invece, si è concentrato nell’implementazione delle recensioni e in una ricerca altamente efficiente, non focalizzandosi più unicamente sul prezzo.
Le tre piattaforme sono diventate sempre più utili all’utente, lavorando come eccellenti showroom e permettendo all’utente di raccogliere le informazioni utili per concludere il suo processo d’acquisto.
Di conseguenza, anche gli albergatori devono sapere come utilizzare al meglio questi strumenti, per promuovere efficacemente la propria struttura online ed implementare la strategia di web marketing.
Tu cosa ne pensi? stai sfruttando appieno le possibilità di questi siti di comparazione? Se vuoi saperne delle loro potenzialità non perderti il prossimo articolo!
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