13 Set 2016
La psicologia della condivisione: 5 motivi per cui gli utenti condividono contenuti su Facebook
Secondo i dati più recenti gli utenti che accedono a Facebook almeno una volta al mese hanno raggiunto quota 1,65 miliardi, mentre se facciamo riferimento a quelli che utilizzano il social attivamente su base giornaliera la quota si attesta a 1,09 miliardi. Per restringere i numeri nel confine nazionale, sono 28 milioni gli italiani che utilizzano Facebook almeno una volta al mese e 21 milioni coloro che si connettono almeno una volta al giorno.
Il marketing, fin dall’inizio, ha sfruttato questi numeri per le proprie strategie di comunicazione. Pubblichiamo contenuti nel sito affinché essi vengano condivisi nei social.
Ma perché gli utenti condividono i contenuti su Facebook? È per noi fondamentale capire la psicologia che su cui si basa il meccanismo di condivisione poiché è su di essa che si fonda il successo della nostra strategia di social media marketing.
Uno studio dell’agenzia di content strategy Fractl ci ha aiutato ad indagare sulle motivazioni che abitualmente spingono gli utenti a cliccare “mi piace” o “condividi” su un contenuto di Facebook.
L’indagine è stata fatta su un campione di più di 2mila utenti della piattaforma social più conosciuta e nonostante i contenuti siano tra i più svariati, le motivazioni che spingono l’utente alla condivisione possono essere ricondotte a cinque categorie.
1. Intrattenimento
Il 48% degli utenti intervistati ha dichiarato di condividere i contenuti su Facebook con lo scopo di intrattenere i propri amici, non solo da intendersi come la condivisione di contenuti divertenti ma più in generale è da intendersi come la voglia di intrattenere il proprio network con un contenuto considerato stimolante.
2. Esprimere sé stessi
La seconda motivazione è legata all’affermazione di sé, ossia il 17% degli intervistati ha affermato che condivide un contenuto su Facebook per esprimere i propri interessi condividendo contenuti che parlano di temi a cui tiene o che ritiene rilevanti. L’utente, attraverso la condivisione cerca quindi di raccontare agli altri chi è e che cosa per lui è importante.
Il marketing dovrebbe, quindi, cercare di cogliere questa voglia di affermazione producendo contenuti di valore con cui gli utenti si possano identificare.
3. Emozionare
Condividiamo… emozioni! Felice, triste, arrabbiato, disgustato, impaurito, innamorato… sono i nuovi status di Facebook che ci aiutano a comunicare le nostre emozioni. Infatti, secondo l’indagine, il 13% delle persone intervistate ha affermato che condivide un contenuto su Facebook per suscitare un’emozione nella propria rete di amici. Inoltre, secondo l’indagine effettuata condividono contenuti emozionali principalmente le donne.
Condividi immagini che coinvolgano l’utente e lo emozionino. Un contenuto che richiede una risposta emozionale ha una maggiore quota di condivisioni e le statistiche indicano che ciò che evoca emozioni positive viene condiviso in misura maggiore di ciò che fa leva su quelle negative.
4. Educare
L’11% degli intervistati ha dichiarato di condividere contenuti a fini educativi. Con contenuti educativi si intende la condivisione di notizie o più in generale contenuti che possano fornire informazioni utili ai contatti che compongono il proprio network. Benché la percentuale di chi considera l’utilità una ragione primaria di condivisione sia relativamente bassa, la motivazione che Fractl chiama “educazionale” è piuttosto diffusa: il 55% degli utenti ci tiene a condividere qualcosa che sia utile agli altri. Un contenuto che spiega come un prodotto o servizio possono risolvere una problematica quotidiana o professionale, per esempio, è una modalità efficace con cui i brand possono rispondere a questa motivazione.
Fornisci informazioni utili sulla destinazione per aggiornare il tuo network sugli eventi del territorio: eventi, mostre, concerti, etc. e crea delle offerte ad hoc collegate agli eventi.
5. Altro
Un ulteriore 11% degli intervistati ha risposto “Altro”, quindi non condivide per nessuna delle ragioni sopra elencate. Di questo gruppo di persone fanno parte coloro che condividono per convincere i propri amici ad una data azione, mettere a conoscenza sulle proprie letture o, ancora, per comprendere il pensiero dei propri amici in merito alla condivisione di un dato contenuto.
Ora che la psicologia della condivisione non ha più segreti puoi sfruttare questi suggerimenti per ottimizzare la tua strategia di Social Media Marketing e far conoscere il tuo brand ai viaggiatori! Esistono strumenti evoluti, come Nozio Brand Advocacy, che possono coinvolgere i tuoi clienti e farli diventare i tuoi primi sostenitori, con un solo strumento puoi automatizzare la tua strategia di Social Media Marketing attraverso il contributo determinante dei tuoi clienti!
Infografica
Per aver un riassunto dei dati contenuti nello studio di Fractl scopri l’infografica:
Fonti: www.frac.tl
Image credit: Freepik